Girasoli

Il girasole (Helianthus annuus) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae, con una grande infiorescenza a capolino.

Il fusto può arrivare a 3 metri di altezza, mentre il diametro del capolino può raggiungere i 30 cm.

Il nome comune italiano deriva dal fatto che il capolino ruota durante la giornata in direzione del sole, comportamento noto come eliotropismo.

 

Il termine girasole è anche usato per indicare le altre piante appartenenti al genere "Helianthus", molte delle quali sono perenni.

Quello che viene definito il fiore è in realtà il capolino, composto da un affollamento di numerosi fiori. I fiori esterni sono i "fiori dei petali" e possono essere gialli, marroni, arancioni o di altri colori. Questi fiori sono però sterili. I fiori che riempiono il capolino sono chiamati "fiori del disco".


La sistemazione dei fiori all'interno del disco avviene secondo la sezione aurea, ottenendo uno schema a spirali in cui il numero di spirali orarie e di quelle antiorarie sono successivi numeri di Fibonacci. Di solito ci sono 34 spirali in un senso e 55 nell'altro; in girasoli molto grandi si possono trovare 89 spirali in un senso e 144 nell'altro.

Schema delle spirali

I fiori del disco maturano e diventano semi. Tuttavia ciò che è comunemente chiamato seme è il realtà il frutto (un achenio) della pianta, con i veri semi circondati da pula indigeribile.

Per crescere bene, i girasoli necessitano di molto sole. Crescono meglio in terreni fertili, umidi, ben irrigati. I semi dovrebbero essere interrati a 45 cm di distanza gli uni dagli altri e a 2.5 cm di profondità.

I "semi" di girasole vengono venduti come snack se tostati, specialmente in Cina, Stati Uniti ed Europa. Sono impiegati inoltre come mangime per uccelli e roditori. In cucina, possono essere utilizzati per insalate o se ne può estrarre un olio meno salutare per l'apparato cardiocircolatorio rispetto a quello d'oliva. Se ne può estrarre anche olio per motori, usato per produrre biodiesel, più economici di quelli ottenuti dai derivati delle olive. I residui della spremitura sono impiegati come mangime per il bestiame. Recentemente sono state selezionate alcune specie di girasole con il capolino rivolto verso il basso. Queste specie sono meno ricercate dai giardinieri come piante ornamentali, bensì preferite dai coltivatori in quanto riducono il danno provocato da uccelli e da alcune malattie delle piante. Esistono anche specie di girasole transgeniche più resistenti ad alcune malattie. I girasoli producono del lattice, oggetto di esperimenti volti a utilizzarli come fonti alternative di gomma ipoallergenica.

Da coloro che non intendono coltivarlo, il girasole è considerato un'erbaccia: le varietà selvatiche crescono indesiderate nei campi di mais, soia e fagioli e possono avere effetti negativi sul raccolto