Riserva di "Malabotta" (Me)

Denominazione RNO Bosco di Malabotta Provincia ME Comuni Montalbano Elicona, Roccella Valdemone, Malvagna, Francavilla di Sic., Tripi, Moio Estensione zona A - zona B 3221,95 Ha di cui 1516,87 in zona A e 1705,08 in zona B Riferimenti geografici I.G.M. - F. 262 IV N.E.; 262 IV N.O. Data Istituzione D.A. 477 del 25/7/97 (Piano Reg.)

 

Per arrivare alla riserva, da Messina si deve imboccare l’autostrada A19 PA-ME ed uscire allo svincolo per Falcone: da qui si segue la segnaletica per Montalbano Elicona. Superato l’abitato, si prosegue in direzione “Tripi”, fino al bivio che si trova poco oltre Portella Cerasa. Quindi, si gira a destra e s’imbocca Contrada dell’Argimusco, procedendo per un centinaio di metri, dopodiché bisogna seguire a sinistra la carrareccia che porta sino all’ingresso del bosco.

Il Bosco di Malabotta:
un monumento della natura

Il Bosco di Malabotta è il bosco per eccellenza, anche se andrebbe annoverato fra le foreste per la sua naturalità. Eccezionale è il suo valore ecologico, non solo per l’integrità, ma soprattutto per l’accentuata diversità ambientale, in relazione all’estensione in altitudine della riserva. Dal punto di vista geomorfologico, nella parte centro-settentrionale dell’area, predominano i sedimenti argilloso-arenacei, i profili delle alture sono dolci e regolari; nella porzione meridionale, invece, la presenza di conglomerati (rocce alluvionali costituite da un materiale di fondo su cui sono rimasti intrappolati ciottoli trascinati e levigati da piogge antiche) e di rocce calcaree spiega la presenza di dirupi come quelli di Pizzo Castelluzzo, Serra Castagna, Pizzo Daniele e Pizzo Galera.
Nella riserva troviamo, diversi habitat: il bosco, la prateria, gli ambienti umidi torrentizi e quelli rupestri. Nella prima parte inferiore, il bosco è costituito da querce caducifoglie alle quali, in alcuni tratti, si associano pini, noccioli, castagni, pioppi e aceri, interrotti da splendidi arbusteti d’agrifoglio. La presenza di questo elemento della flora è indice di “relittualità”: l’agrifoglio, infatti, così come l’alloro o il tasso, è testimone antichissimo di flore di epoche precedenti all’ultima glaciazione, quando il clima della Sicilia era di tipo tropicale. Nella fascia inferiore, tra le specie d’interesse forestale, figura anche il leccio e tra gli arbusti e i cespugli del sottobosco esplode la bellezza delle fioriture primaverili del perastro, del biancospino, della rosa selvatica comune e lo splendore dorato delle fioriture di citiso trifloro e dello sparzio spinoso.Rocche dell’Argimusco: in contrada Argimusco, nei pressi dell’ingresso alla riserva, in territorio di Montalbano Elicona.
Mandura Gesuittu: ovile di presunta epoca preistorica. Portella Zilla, SP 118 per Tripi.
Caserma Forestale Malabotta: partendo dall’area di parcheggio di Monte Cerreto, scendendo sulla destra, dopo aver attraversato un fitto bosco misto, c’è un’area attrezzata ed una fonte.
Casetta Carbonai: area attrezzata sede di antichi insediamenti agro-pastorali. Seguire l’itinerario n. 2 della Forestale (torrente Licopeti– torrente Pistone-Casetta Carbonai).
Faggeta: in territorio di Montalbano Elicona.

Posto nella zona di transizione tra Peloritani e Nebrodi, il Bosco di Malabotta è una delle ultime foreste (boschi “naturali”) sopravvissute in Sicilia Vero monumento della natura, al pari delle faggete di Monte Spagnolo sull’Etna, di Mangalaviti sui Nebrodi, dei cerreti di Capizzi, del rovereto del Bosco Pomieri, è costituito da magnifici esemplari di età secolare.
L’eccezionalità di questo luogo sta nella combinazione di diversi agenti naturali: innanzitutto l’ampia estensione altitudinale che va dai 650/700 m dell’estremo limite meridionale ai 1.341 m di Croce Mancina; poi, la variazione dei climi che, con l’altezza, comporta un’accentuata diversificazione di forme animali e vegetali; infine, le splendide pareti di roccia arenaria modellate dagli agenti atmosferici e la vista panoramica sui valloni che scendono sino all’Alcantara e risalgono sull’Etna.
La riserva si estende lungo lo spartiacque che si sviluppa in direzione Nord-Sud: essa vanta relitti botanici di grande valore e una fauna rappresentativa dell’habitat forestale.
Poco fuori dell’area boscata, si trovano le suggestive formazioni rocciose dell’Argimusco che rievocano riti e misteri persi nella notte dei tempi. Boschi, aree umide, prati-pascolo e aree rupestri sono rimasti meravigliosamente intatti in un mondo che nei secoli ha assecondato le esigenze dell’uomo contadino e pastore.
Una passeggiata al Bosco di Malabotta, quindi, non ritempra solo lo spirito, ma restituisce all’uomo anche il senso di una naturalità troppo spesso dimenticata che qui si è miracolosamente conservata a dispetto delle trasformazioni dell’ambiente.Le Rocche dell’Argimusco

Deviando dalla strada che conduce al bosco di Malabotta, facilmente si accede alle Rocche dell’Argimusco, altopiano che si eleva ad un’altezza superiore ai mille metri e che domina su un territorio che dall’Etna spazia fino allo Stretto di Messina ed alle isole Eolie. Su questo vasto pianoro s’innalzano enormi macigni (megaliti) di calcare che vento e pioggia hanno eroso, modellandoli in strane forme inquietanti che hanno acceso la fantasia delle popolazioni locali. Pare che proprio lì sorga una necropoli e che menhir e dolmen (monumenti funerari) siano sparsi tutt’intorno, accanto a cubburi, costruzioni in pietra simili ai trulli pugliesi o ai nuraghi sardi, distribuiti sull’area circostante secondo un modello spaziale determinato. Una parte del territorio è attraversata da una muraglia costituita da pietre squadrate che, in un comprensorio panoramico come questo, fanno pensare ad una fortificazione o ad una postazione d’avvistamento, anche se alcuni “vi scorgono” una necropoli. Visibile da lunga distanza, l’Argimusco ha creato in molti l’idea che in passato sia stato un luogo sacro, dove si consumavano antichi riti propiziatori e di ringraziamento.

MUSEI E CENTRI VISITA
• Museo Regionale di Messina, viale della Libertà, n. 465 – 98100 Messina – tel. 090.361292 e 361293 – fax 090.361294 – Orario visite: Lunedì, Mercoledì, Venerdì: ore 09:00-14:00 Martedì, Giovedì, Sabato: ore 09:00-14:00
e 16:00-19:00 – Domenica e festivi: ore 09:00-13:00.
• Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi”, Villa Landolina, viale Teocrito, n. 66, Siracusa - tel. 0931.464022 - Chiuso il lunedì. Visite ore 09:00-13:00.
• Museo etno-storico del Convento
dei Cappuccini, sul Colle dei Cappuccini, oltre il cimitero, nel convento a Francavilla di Sicilia. Visite: tutti i giorni ore 09:00-12:00
e 16:00-19:00.

COMUNI DI APPARTENENZA
• Francavilla di Sicilia, 335 m s.l.m. a 60 km da Messina CAP 98034 – prefisso telefonico 0942; abitanti 5.096 (francavillesi).
• Stazione ferroviaria più vicina:
Giardini Naxos (a km 19).
• Malvagna, 710 m s.l.m. a 82 km
da Messina CAP 98030 – prefisso telefonico 0942; abitanti 1.190 (malvagnesi).
• Stazione ferroviaria più vicina:
Mojo Alcantara (a km 3).
• Montalbano Elicona, 900 m s.l.m. a 82 km da Messina CAP 98065 – prefisso telefonico 0941; abitanti 3.477 (montalbanesi).
• Stazione ferroviaria più vicina:
Novara-Montalbano-Furnari (a km 28).
• Roccella Valdemone: 812 m s.l.m. a 87 km da Messina CAP 98030 – prefisso telefonico 0942; abitanti 990 (roccellesi).
• Stazione ferroviaria più vicina:
Mojo Alcantara (a km 8).
• Tripi: 450 m s.l.m. a 75 km da Messina CAP 98060 – prefisso telefonico 0941;
abitanti 1.125 (tripensi).
• Stazione ferroviaria più vicina:
Novara-Montalbano-Furnari (a km 17).

INFORMAZIONI
• Azienda Autonoma Provinciale
per l’Incremento Turistico di Messina:
via Calabria, is. 301, 98122 Messina,
tel. 090.640221- fax 090.6411047;
via Calabria, is. 301 bis angolo via T. Capra, 98122, tel. 090.674236; Area di servizio AGIP, 98128 Tremestieri (ME)
tel. 090.730713.
• Ufficio Provinciale Azienda (U.P.A.)
di Messina, via Tommaso Cannizzaro n. 88, Messina - tel. 090.662820.
• Ufficio speciale forestale di Messina,
tel. 090.717904.
• Distaccamento forestale di Francavilla
di Sicilia: tel. 0942.982188.
• Distaccamento forestale di Floresta:
tel. 0941.662033.
• Distaccamento forestale di Patti:
tel. 0941.22106.
• Pro loco di Francavilla di Sicilia,
via Umberto n. 2 – tel. 0942.988011.
• Comune di Malvagna, tel. 0942.964176.
• Pro loco di Montalbano Elicona,
piazza Municipio.
• Comune di Roccella Valdemone
tel. 0942.965007.
• Comune di Tripi tel. 0941.82014.
• Servizio antincendio tel. 1515


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