commestibilità
com·me·sti·bi·li·tà/
sostantivo femminile
- La presenza di requisiti che rendono una sostanza idonea al consumo umano.
La definizione di commestibilità di una determinata specie fungina, è data dall’assenza di contenuti di sostanze tossiche.
Le specie di cui è ammesso il consumo da “Crudi”in quantità limitate ed in esemplari freschi ed in buono stato sono:
Amanita caesarea
Tuber magnatum
Russula virescens
iBoletusdel gruppo dell'edulis
Tremiscus helvelloides(=Guepinia rufa)
Il consumo di funghi " Commestibili " può determinare in alcuni soggetti stati di "Intolleranza Alimentare" non dipendenti dal loro stato di commestibilità.
Si ricorda che i funghi freschi epigei spontanei, acquistati dai venditori a posto fisso devono essere correlati dalla certificazione della Azienda Sanitaria provinciale. Tale certificazione infatti garantisce la commestibilità dei funghi e riporta altresì la data entro la quale gli stessi vanno tassativamente consumati.
Anche nei ristoranti, per i funghi freschi epigei spontanei il consumatore può chiedere la visione della certificazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Inoltre tutte le specie epigee spontanee conservate in stato di congelazione o surgelazione o in conserve sott'olio o di qualsiaisi altro metodo di conservazione, devono possedere certificazione Micologica redatta da Micologo Specializzato iscritto all'Elenco Nazionale Micologi del Ministero della Salute della Repubblica Italiana.