C.A.I. Sezione di Giarre Escursione alla Grotta del Gelo

 

Una delle Escursioni da non perdere sul versante Nord dell’Etna è quella della Grotta del Gelo sita a quota 2044 mt. s.l.m.  nel Comune di Randazzo, all'interno della quale è ritenuto esserci il ghiacciaio perenne più meridionale d'Europa.

  • Livello di Difficoltà: per Escursionisti allenati;
  • Dislivello :+ 634 mt.– 634 mt. ;
  • Quota di partenza: mt.1.410 quota di arrivo 2.044;
  • Lunghezza del percorso: Km. 21;
  • Durata escluse le soste: h.7,00 circa;
  • Natura del percorso: carrareccia battuta, sentiero segnato a tratti ripido;
  • Abbigliamento: a strati adeguato alla stagione ed alla quota scarponi da Trekking, bastoncini telescopici, cappellino, occhiali da sole, guanti, giacca a vento, casco protettivo e lampada frontale. Consigliato, felpa, ricambio di indumenti da lasciare in auto.
  • Colazione a sacco, con abbondante scorta d’acqua.

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Itinerario: L’itinerario che propongo sebbene il più lungo, è il più comodo,  ed è quello con partenza dal parcheggio del Rifugio Ragabo sito sulla S.P. per Piano Provenzana a quota 1410 mt.  s.l.m.. 

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Da qui ci si immette sulla Pista Altomontana Sentiero C.A.I. nr. 701. All’inizio del percorso si attraversa una bellissima Pineta di pino laricio, in seguito si alternano varie colate di lava risalenti nell’ordine  agli anni: 2002, 1923, 1911, 1879, 1947, boschi di pino tremulo, di querce e faggio. 

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Dopo circa 2 ore di cammino ci si ritrova al passo dei ” Dammusi" sulla sciara del Follone. Questa è  una delle colate laviche più importanti dell’Etna, sia  per la sua durata eccezionale di 10 anni  1614/1624,  sia per la caratteristica  della lava molto fluida  di tipo “porfiriche”, i cui cristalli sono visibili ad occhio nudo. Questo fenomeno ha causato  la formazione di colate dalla morfologia superficiale a corde di tipo hawaiano dette a "pahoehoe." Tali  colate di lava, presentarono la caratteristica particolare di essere molto fluide che raffreddandosi in superficie  si modellano creando diverse forme, mentre la lava sottostante ancora fluida continua a scorrere "ingrottarsi",  una volta finito il flusso rimangono delle lunghe gallerie.

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Una di queste gallerie è la Grotta dei Lamponi sita a quota 1740 mt. s. l.m.,  che troviamo proprio a pochi metri dopo aver lasciato la Pista Altomontana ed imboccato il Sentiero C.A.I. nr.726. Questa Grotta è una delle più belle dell’Etna, è lunga 300 mt. circa e si divide in due tronconi. Io consiglio di visitare  la galleria a monte malgrado sia  interessata da alcuni crolli.

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Procedendo sul sentiero si possono ammirare le strane e suggestive forme  che questo tipo di lava ” a corde”  ha  lasciato durante le fasi di raffreddamento. IMG 20200602 143016

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Il punto più spettacolare dove la natura si è sbizzarrita  si trova lungo il sentierio a quota 1960 mt. s.l.m.,  il cosi chiamato “Monte dei Morti”, qui  la roccia ha preso delle forme bizzarrre formando un grande "tumulo", e con poca  fantasia  si può scorgere   un grande  groviglio  di cadaveri umani e di animali. 

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Da qui inoltre, si può godere di un magnifico panorama che va dai  paesi  pedemontani nell’ordine, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Moio Alcantara, Malvagna, Roccella Valdemone e Randazzo,  alla valle dell’Alcantara e i Peloritani andando a scorgere la Rocca Novara i Megaliti dell’Argimusco, ed addirittura le Isole Eolie.IMG 20200602 122630

Finalmente dopo altri 40 minuti circa di cammino,  si giunge alla Grotta del Gelo, anch’essa è una Grotta di scorrimento lavico lunga 125 mt. formatasi nell’Eruzione del 1614/1624. L’acceso alla grotta è molto ampio, si accede da un avvallamento poco ripido, all’interno della grotta la temperatura non supera  i - 6 C°. 

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Durante la stagione calda nella zona d'ingresso si forma una larga pozzanghera, proseguendo nella galleria  a tratti  il pavimento é  costituito da ghiaccio con pietre inglobate e qualche masso emergente. Il  primo tratto della galleria é ampio e pianeggiante mentre il secondo presenta un ripido pendio completamente ghiacciato, pertanto diventa pericoloso addentrarsi senza i ramponi. Le pareti e la volta sono piuttosto uniformi e non presentano fenomeni di crollo. Si possono ammirare  stalattiti e stalagmiti di ghiaccio, a volte saldate tra loro a formare colonne e festoni.IMG 20200602 134519

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Purtroppo durante l'eruzione del Marzo 1981, la grotta ha rischiato di essere distrutta. Un ampia frattura a pozzo si é aperta a circa 10 mt. a nord dalla stessa mentre una colata lavica l'ha lambita a sud,  inoltre è stata investita da  uno spesso strato di sabbia vulcanica e lapilli che ha coperto i campi di lava circostanti rendendoli irriconoscibili, di conseguenza il ghiacciaio si é ritirato ed il suo spessore é diminuito in tutta la grotta.

Per il ritorno, ripercorrere lo stesso itinerario al contrario.
Si raccomanda il rispetto per la natura soprattutto del delicato ecosistema all’interno della Grotta, che è un bene naturalistico unico da rispettare e tutelare. 

Buona Escursione.