Amanita ponderosa Malençon & Heim

Amanita ponderosa Malençon & Heim

Famiglia Amanitaceae
Genere Amanita
Sottogenere Amidella
Specie ponderosa
Etimologia Amanita = fungo ponderosa = pesante
Caratteri Macroscopici
Cappello: 3-13 cm., sodo e carnoso, emisferico, convesso, poi piano leggermente convesso, margine arrotondato,
intero, cuticola completamente asportabile, debordante, asciutta, prima biancastra, poi crema – rossastra o rosa
antico carico, con resti di placche di velo generale.
Imenoforo: formato da lamelle fitte, poi poco spaziate, adnate al gambo, con lamellule tronche, biancastre, poi
crema rosate a maturità o alla manipolazione; filo lamellare color mattone nei soggetti maturi.
Gambo: 5-11 x 2-3 cm., corto robusto e massiccio, poi midollloso, cilindrico, poco attenuato alla base, biancastro,
arrossante al taglio o manipolazione, volva ampia e persistente inguainante per i tre quarti, di consistenza papiracea.
La colaorazione va dal biancastro nel fungo giovane per poi passare al color crema e infine bruno rossastro.
Anello: bambagioso, effimero, presto collassato, riducendosi ad una zona anulare brunastra.
Carne: prima soda, poi stopposa, biancastra, arrossante al taglio o pressione. Odore complesso, terroso e di acqua
ossigenata, sapore dolce e speziato; dopo cottura (consumo personale) mantiene l’odore terroso con retro gusto di
bacche di mirto. COMMESTIBILE
Habitat e zona di raccolta
Rara in Italia, segnalata in Sardegna, il ritrovamento personale, in Sicilia sui monti Nebrodi , nel comune di Ficarra
(ME) , su terreno termofilo-xerofilo, argilloso, in bosco di quercia da sughero , con sottobosco di cisto, adibito a
pascolo ovi-caprino.


Caratteri Microscopici


basidiospore bianche in massa, ellissoidali- subcilindriche, amiloidi, micr. 11-13 x 7-9, foto in Melzer 1000
ingrandimenti (100X). Basidi tetrasporici, abbastanza clavati, non arrodondati, micr. 44-88 x 8.5-11.5.
Osservazioni
specie prettamente primaverile nei mesi di febbraio-aprile con crescita semi-ipogea , comune in zone della Spagna e
Portogallo, dove viene largamente consumata con il nome di “gurumelo” rara nel nostro paese. Molto vicina alla A.
curtipes fo. Valens, e A. lepiotoides, con le quali viene tante volte scambiata. Da studi personali si è potuto appurare
che la sua crescita dipende dalla posizione che l’anticiclone delle Azzorre assume nei mesi di febbraio-aprile,
sicuramente favorevole quando si instaura sul Mediterraneo lambendo sino la Grecia.
Amalfi - Galli